Giusto con più di due terzi del Parlamento? Costituzionalista difende il “patto di stabilità” tra PSD e PS

Alle ultime elezioni, i partiti di destra del Parlamento hanno ottenuto più di due terzi dei seggi. Sebbene manchino ancora i quattro seggi delle circoscrizioni dell'emigrazione, è già certo un emiciclo con un'ampia maggioranza di partiti di destra: AD (89 deputati), Chega (58), IL (9).
Ma cosa potrebbe significare questo cambiamento nell'Assemblea della Repubblica? Innanzitutto, per approvare le revisioni costituzionali è necessaria una maggioranza dei due terzi. È poi necessario approvare leggi come la legge elettorale o la nomina dei giudici della Corte costituzionale.
La spiegazione è stata data dal costituzionalista Vital Moreira, uno dei padri della Costituzione della Repubblica portoghese, che ha difeso un accordo tra AD e PS per la nuova legislatura, respingendo la formazione di una grande coalizione al centro, come in Germania, ma difendendo un "patto stabile tra i due partiti tradizionali di governo". L'idea sarebbe che "ciascuno di loro lasci governare l'altro", ma "consentendo la formazione del Governo e rinunciando al voto sulle mozioni di censura, in cambio della negoziazione dei bilanci".
"Credo che, oltre alla stabilità governativa che un simile accordo genererebbe, così come il quadro favorevole per i necessari "accordi di regime" tra entrambe le parti (nella riforma della giustizia, nella legge elettorale, nel SSN, ecc.), diventa essenziale in questo momento fornire al PS un'assicurazione contro il rischio che il PSD tenti di utilizzare la maggioranza dei 2/3 dei deputati che la nuova AR concede a tutti i partiti di destra, per far approvare contro il PS, non solo le modifiche alle leggi che mancano di tale maggioranza (tra cui la legge elettorale) e la designazione di alte cariche pubbliche (come i giudici della Corte Costituzionale), ma anche la stessa revisione costituzionale", secondo il professore dell'Università di Coimbra.
“In altre parole, oltre alla stabilità del governo, è in gioco anche la stabilità dell’attuale regime costituzionale, che, alla vigilia della celebrazione del suo 50° anniversario, dovrebbe essere tra le priorità politiche di entrambi i partiti, e in particolare del PS”, ha scritto sul suo blog Causa Nossa.
"Un accordo di questa natura era ovviamente irrealizzabile per il PS sotto la guida del PNS – ostaggio di quella che da tempo definisco l'"ala bloquista" del PS – ma non vedo come non potrebbe essere preso in considerazione da una nuova leadership, necessariamente meno radicale e più razionale", secondo Vital Moreira, ex eurodeputato del PS.
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